Mappatura dei sentieri

Una volta, quando ancora non esistevano i computer e i cellulari, l’unica possibilità che aveva l’escursionista per camminare in sicurezza nelle nostre montagne era quella di munirsi di un’adeguata mappa dei sentieri. Oggi ‘tutto è cambiato’, anche il modo con cui affrontiamo le nostre escursioni. Ora, comodamente a casa, possiamo utilizzare uno dei vari servizi che offre le rete (come komoot.de, graphhopper.com o OpenRouteService per citare quelli che io preferisco) per costruire il nostro percorso in anticipo, verificando in tempo reale lunghezza e altimetria, per farne poi il download in un file .gpx che andremo a caricare nel nostro gps o cellulare (io da molti anni utilizzo con soddisfazione l’app oruxmaps sul mio cell).
Detto questo, serve anche qualcuno che faccia il ‘lavoro sporco’, cioè inserisca questi benedetti percorsi nella rete, così che tutti possano usufruirne; e quì nasce la figura del ‘mappatore di sentieri’.
Partiamo dal concetto che i nostri percorsi non li troveremo certo su Google Maps; questo è un ottimo servizio, ma va bene solo per i percorsi stradali; inoltre Google Maps è un servizio ‘chiuso’, nel senso che non abbiamo la possibilità di fare inserimenti o modifiche personalizzate in questa mappa.

OpenStreetMap

Diverso è il discorso per openstreetmap.org, la nostra mappa per eccellenza. Questa è nata per essere una mappa ‘aperta’ a cui tutti possono dare il proprio contributo, come mappatore, per integrarla, correggerla e quindi renderla sempre più affidabile.
Per diventare mappatore bisogna registrarsi sul sito, così che possa essere tenuta traccia, successivamente, di qualsiasi modifica fatta da ogni singolo utente.
Il lavoro di mappatura può essere effettuato in vari modi:
1) utilizzando delle mappe satellitari. In questo modo si può raggiungere la massima precisione, ma non sempre è il miglior sistema per mappare sentieri in quanto questi, spesso, sono coperti dalla vegetazione e risultano invisibili nelle mappe satellitari.
2) utilizzando un file .gpx ottenuto percorrendo fisicamente il sentiero. Questo è un sistema che consente di mappare completamente il sentiero ma perde un po’ in precisione, dipendente dalla tolleranza con cui il gps ha registrato le varie coordinate.
3) utilizzando delle mappe cartacee. Questo è un metodo più complesso, che richiede un primo passaggio di digitalizzazione della mappa cartacea e una sua successiva calibratura (georeferenziazione). E’ un buon sistema per abbozzare una serie di percorsi (che poi dovranno essere verificati con il gps).
In realtà il sistema migliore è quello di utilizzare, per quanto possibile, tutti e tre i sistemi in modo da sfruttare i vantaggi di ognuno.

JOSM
JOSM – Java OpenStreetMap

Per la mappatura dei sentieri sono disponibili dei servizi online (openstreetmap) oppure programmi da installare sul proprio pc. Personalmente utilizzo il più conosciuto di questi: Java OpenStreet Map (JOSM) che considero il migliore e consente di salvare le varie sessioni di lavoro.
Naturalmente il lavoro di mappatore non deve essere preso alla leggera e deve essere fatto responsabilmente: bisogna considerare innanzitutto che ciò che inseriamo sarà reso disponibile a chiunque; quindi, se facciamo qualche errore grossolano rischiamo di indirizzare gli escursionisti fuori strada, in zone pericolose che, in caso di nebbia, potrebbero generare delle situazioni critiche.
Ci sono, in rete, varie ‘linee guida per la mappatura dei sentieri’, basta fare una ricerca. Consiglio quindi, a chi volesse intraprendere questa attività, una buona lettura preventiva.