11 dicembre 1917

CENT’ANNI FA… 11 dicembre 1917
LA GRANDE GUERRA SUL GRAPPA
Alle 3,30 un intensissimo fuoco d’artiglieria si abbatte sulle posizioni italiane di M. Asolone, Col della Berretta e Col Caprile, tenute dagli uomini della 51a divisione. Dopo cinque ore di devastante bombardamento, i reggimenti 88° e 99° della 7a Brigata (4a divisione austriaca), preceduti dal battaglione Sturm 4° (compagnie d’assalto 49a, 8a, 99a, 88a,) alle 9 attaccano le linee italiane, favoriti da fitta nebbia. Sul Col Caprile il 58° (Brigata Abruzzi) e il battaglione alpini Monte Matajur respingono tutti gli attacchi, sferrati dalla compagnia d’assalto 49a e dall’88° imperiali; invece sul Costone delle Fratte, tra il Berretta e l’Asolone, gli austriaci delle altre 3 compagnie d’assalto e del 99° reggimento riescono a occupare la q. 1476 di Casera Spiadoni, malgrado l’estremo sacrificio delle compagnie mitraglieri italiane 1060a e 1518a.
Respinti dal costone, gli alpini del Monte Clapier e i fanti del I/252° (Brigata Massa Carrara) e del 57° (Brigata Abruzzi) tentano di rioccuparlo, salendo la V. delle Saline, ma i1 contrattacco non ha esito positivo. L’assalto imperiale investe anche il Col della Berretta, su cui per tutto il giorno avranno luogo attacchi e contrattacchi, in una dura lotta senza pause che vede anche l’intervento, spesso impreciso, delle opposte artiglierie.
Occupato il Col della Berretta e riuscito il tentativo di sfondamento in località Palazzo Molini, gli attaccanti dell’88° reggimento minacciano il fianco destro del battaglione Monte Matajur che, appoggiato dal fuoco della 116a compagnia mitraglieri alpina finchè questa ha munizioni, resiste più ore, prima di essere in gran parte catturato, con i superstiti che riescono a ripiegare sulle Rocce Anzini.
La nuova linea italiana corre ora dal M. Asolone a sud-est della Casera Spiadoni e alla Casera Campigoli, per poi piegare a valle all’Osteria Il Lepre e infine a est di Col Caprile.
Il Comando della 51a divisione intenderebbe fare subito un contrattacco generale: “11. 12. 1917, ore 15 Al comando 251° – 252° fanteria Comando divisione ordina che alle ore 15,45 sia sferrato contrattacco contro occupazione nemica, con azione concomitante delle brigate Abruzzi e Massa Carrara, contro le q. 1476 e 1459. Azione sarà preceduta da preparazione artiglieria della durata di mezz’ora. Il 251° fanteria dovrà puntare decisamente contro fianco sinistro e rovescio delle posizioni tenute dal nemico. Ricevuto ore 15,35 ‘ il col. brig. comandante Salice”
Il contrattacco non può però essere effettuato e la Brigata Massa Carrara riesce soltanto ad avvicinarsi alla prima linea, per attaccare i1 giorno dopo, con la Brigata Abruzzi, le posizioni austriache a Casera Spiadoni. La preoccupazione dei Comandi italiani è grande: nelle retrovie viene allarmata la truppa di riserva e sono avvicinati al fronte i battaglioni alpini Monte Rosa, Val Natisone e Val Tagliamento. Inoltre, in vista dei contrattacchi previsti per il giorno dopo, la notte sul 12 l’artiglieria italiana tira proietti a gas dentro i valloni in cui sono appostati i soldati austriaci, causando scompiglio e perdite.
Occorre precisare che questi combattimenti avvengono anche in condizioni meteorologiche sfavorevolissime, come afferma il gen. von Dellmensingen: “. . .Nel frattempo era sopraggiunto l’invemo, con aspetti di eccezionale crudezza: ben presto la montagna si coperse di un alto strato di neve, cosicché sia i movimenti delle truppe che i combattimenti divennero penosi.”
Al brutto tempo si è aggiunta anche una nebbia fitta e persistente, che si stende a tutto il massiccio del Grappa, specialmente nei suoi settori centrali. Qui le posizioni italiane sono difese da reparti di fanteria, intercalati nei punti più impervi da compagnie di alpini.
Alle 7 dell’11 dicembre le artiglierie austrotedesche aprono un poderoso tiro di preparazione sulle posizioni italiane del XVIII Corpo, di particolare intensità su q. 1601 dei Solaroli, su M. Fontanel e su M. Spinoncia, dove le truppe italiane, in trincee e ripari improvvisati, subiscono gravi perdite. Attorno alle 12,30 la 200a divisione germanica attacca tra Col dell’Orso e i Solaroli, ma senza risultati, per la strenua resistenza di reparti della Brigata Campania e del battaglione alpini Monte Arvenis. I tedeschi ritentano con tenacia altri tre assalti alle posizioni italiane, ma devono ripiegare ogni volta sulle linee di partenza. Riesce invece a occupare il M. Spinoncia la 5a divisione prussiana. Il I/37° (Brigata Ravenna), che lo difendeva, oltre ad avere perdite notevoli, scopre il fianco del battaglione Val Maira, in posizione sulla testata della V. Calcino, che viene minacciata dall’avanzata di reparti del 12° Granatieri prussiano.
Nel pomeriggio tuttavia il battaglione Monte Pavione viene inviato in rinforzo dell’esiguo battaglione Val Maira e di nuovo è resa salda la difesa della V. Calcino. Il ten. col Sirolli organizza inoltre un contrattacco verso lo Spinoncia su 2 colonne: quella di destra, dalla Valle Scura, è costituita dal II e dal III/37o e dal III/54° (Brigata Umbria); la colonna di sinistra, che attacca dalle Porte di Salton, comandata dallo stesso Sirolli, è formata dagli alpini del Cividale e dal II/54”.
Il Cividale (la 20a compagnia a destra, la 76a al centro e la 16a a sinistra) ha il primo contatto con le truppe germaniche alle 16, facendole arretrare, dopo duro combattimento dalla q. 1240 verso la cima del M. Spinoncia, che si prepara pei attaccare all’indomani. Un’amara sorpresa però attende i bravi alpini: durante la notte i tedeschi provvedono a stendere sulle pendici del monte dei reticolati.
Termina dunque una giornata di aspri combattimenti, in cui gli austrotedeschi, appoggiati da una superiore artiglieria, hanno cercato con pervicacia di sfondare le linee italiane: il M. Spinoncia è andato perso, ma questo fatto non incrina la solidità del settore centro-est del Grappa; grave invece la perdita del Col della Berretta perché viene intaccata la linea di resistenza di base, Col della Berretta – M. Asolone – Cima Grappa – M. Pallone – M. Tomba – Monfenera.

Fonte: “GRANDE GUERRA SUL GRAPPA” di Carlo Meregalli edito da Tassotti.
Mappa: VGF.
Mappa dei principali teatri di scontro: M. Asolone, Col della Berretta, Col Caprile, Col dell’Orso, M. Solarolo, M. Fontanel, M. Spinoncia  
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