17 novembre 1917

CENT’ANNI FA… 17 novembre 1917
LA GRANDE GUERRA SUL GRAPPA

La giornata trascorre tranquilla nel settore Asolone (ovest): reparti del 59° (3a divisione Edelweiss) si spingono fino alla località di Magnola, avvicinandosi quindi al Col della Berretta.
Anche nella zona del Pertica (settore centro-ovest), il giorno sembra passare in relativa calma, e ciò permette al gen. Assum di ricostituire il II/ 149° (Brigata Trapani) su 2 piccole compagnie, che vengono poste in linea tra i resti del Val Natisone e del I/149°. Alle 17 invece gli austriaci scatenano sul M. Pertica un pesante bombardamento e verso le 19 reparti del gruppo d’attacco von Merten assaltano da nord e da nord-ovest il monte, ma vengono nettamente respinti. L’attacco viene ripetuto verso le 24, confidando in un rallentamento della difesa, ma anch’esso senza successo.
Da ora in poi il M. Pertica diventerà, fino al termine del conflitto, epicentro di aspri scontri.
Nel settore est, dopo la caduta alle 24 del giorno prima del M. Cornella, all’1,30 del 17 i tedeschi del LV Sturmbataillon Graeve occupano combattendo il paese di Quero, tagliando fuori nuclei di retroguardia del 24° (Brigata Como).
In mattinata l’ultima posizione difesa dal 23° (Brigata Como), la Rocca Cisa, cade anch’essa per l’assalto del II/7° carinziano e del II/2° bosnoerzegovese. Tuttavia lo svolgimento delle operazioni, pur favorevole, ha un importante ritardo rispetto ai piani delineati dai Comandi austrotedeschi, come riferisce il gen. principe di Schwarzemberg, comandante della 55a divisione, nei suoi scritti “Briefe aus dem Felde 1914—1918”: “Quero doveva essere conquistata da un battaglione d’assalto tedesco e subito occupata da un nostro battaglione di riserva. Ciò avrebbe permesso ai tedeschi di procedere oltre al paese la notte stessa al fine di poter attaccare M. Tomba il mattino del 17 novembre. Purtroppo le cose andarono in modo tale che Quero fu presa soltanto nelle prime ore della notte. Chi tentò di uscire dal paese nelle prime ore del mattino seguente subì un fuoco talmente intenso che presto dovette rinunciare al tentativo. Tutta la divisione pote avanzare soltanto nella notte tra il 17 e il 18 novembre. Erano state perse quindi 24 ore. Gli italiani hanno quindi avuto molto tempo per rafforzare in tutta tranquillità le difese.”
Merito va anche dato alla Brigata Como, che ha saputo, con accaniti combattimenti di retroguardia, ritardare di ben cinque giorni, dal 13 al 17 novembre, l’avanzata dei reparti della 55a divisione avversaria, appoggiata dal tiro anche delle artiglierie delle divisioni Jäger e 50a.
I reggimenti 23° e 24° della Brigata Como ne risulteranno praticamente annientati, con perdite degli effettivi superiori al 60%, e dovranno essere ritirati dietro alla linea difensiva per essere ricostituiti; ma il loro apporto nelle prime durissime giornate della battaglia “d’arresto” sul Grappa, come si vedrà, risulterà decisivo per il successo della resistenza italiana nei combattimenti successivi.
Al calar della notte prende posizione nella conca di Alano per l’attacco, sostituendo la provata 55a bosnoerzegovese, la divisione tedesca Jäger Ersatz, formata come dice la sua denominazione da giovani riservisti, costituita da 8 battaglioni, ai quali fa da rinforzo il LV Sturm Jäger Graeve. Alle spalle, una cospicua massa di pezzi d’artiglieria di tutti i calibri sta puntando il tiro sulla lunga e bassa dorsale M. TombaMonfenera e sulle vie di approccio alla prima linea situate sul suo rovescio.

Fonte: “GRANDE GUERRA SUL GRAPPA” di Carlo Meregalli edito da Tassotti.
Mappa: VGF.
Mappa dei principali teatri di scontro: M. Pertica, Rocca Cisa  
Visita i luoghi in 3D con Google Earth:  M. Pertica, Rocca Cisa

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