25 novembre 1917

CENT’ANNI FA… 25 novembre 1917
LA GRANDE GUERRA SUL GRAPPA
Nei settori Col dell’OrsoSolaroli e M. ValderoaM. Spinoncia, dopo che l’artiglieria austriaca aveva aperto il fuoco il 24 novembre, poi ripreso nelle prime ore del 25, era incominciato il 24 un lento avvicinamento di reparti della 22a divisione Schützen alle linee dei Solaroli, partendo dalla V. Stizzon.
All’alba del 25 gli uomini delle Brigate da montagna 25a e 57a della 94a divisione cadorina (gen. Lawrowski) partono all’attacco, salendo ancora dalla V. Stizzon, della linea M. CasonetCol dell’OrsoSolaroli, difesa dal Gruppo “Faracovi”, mentre reparti della divisione Jäger, ora schierata davanti al M. Spinoncia, avanzando in V. Calcino, attaccano M. del Tas. La battaglia infuria su tutta la cresta occidentale del saliente italiano: tra M. Casonet e Col dell’Orso il LXII bersaglieri respinge gli attaccanti a valle; tra Col dell’Orso e Solaroli invece il III/149o (Brigata Trapani), sorpreso dalla rapidità dell’attacco, consente agli austriaci di pervenire sulle posizioni in vetta. Gli italiani contrattaccano subito, ma invano. Invece il contrattacco generale, ordinato dal Comando del 3° Raggruppamento alpino, iniziato verso le 9, riesce a ributtare gli imperiali dalle posizioni conquistate. L’azione è condotta dalle compagnie 143a e 144a del battaglione alpini Val Cismon e dalla 235a del Val Cenischia, appoggiate dal tiro della 4a batteria da montagna, in postazione a distanza ravvicinata, e con l’intervento in linea del I/143o (Brigata Taranto) e del I/ 144° (Brigata Trapani).
Le compagnie del Val Cismon, con impeto travolgente, riconquistano anche la q. 1601 dei Solaroli. Sulle altre linee del saliente, il battaglione Cividale, schierato da q. 1601 (esclusa) a M. Fontanel, già il 24 novembre, con la sua 20a compagnia aveva fatto ripiegare reparti della divisione tedesca Jäger, che volevano estendere l’occupazione del M. Fontana Secca. Più verso est, il battaglione Feltre tiene la linea M. del TasV. Calcino – pendici nord di M. Spinoncia. La sua 65a compagnia sul M. del Tas, attaccata da ingenti forze, resiste a lungo, ma poi, consumate le munizioni e ridotta a uno sparuto drappello, deve ripiegare; il resto del battaglione arresta invece gli Jäger in V. Calcino. Perso M. del Tas, la 20a compagnia del Cividale, che viene ad avere il suo fianco destro scoperto, deve retrocedere con il grosso del battaglione tra M. Fontanel e M. Valderoa.
Al termine della vasta operazione, messa in atto il 25 novembre dalle truppe austrotedesche nei settori M. CasonetSolaroli e M. del TasM. Spinoncia, solo il M. del Tas (la q. 1,601 dei Solaroli viene tenuta dagli alpini, benchè troppo esposta) è perso dai tenaci difensori del Grappa.
Nel settore est, il Comando della XIV Armata vuole assolutamente completare l’operazione sul Monfenera, con lo scavalcamento della dorsale e l’irruzione nella pianura, alle spalle delle forze italiane che difendono il Montello e il Piave. L’importante compito viene affidato all’Alpenkorps, la grande unità da montagna bavarese che aveva mietuto allori in Romania e a Caporetto sul Kolovrat.
Sul Monfenera le due linee contrapposte sulla larga dorsale corrono molto ravvicinate, per cui consentono rapide irruzioni e l’intervento dell’artiglieria può anche colpire la propria linea. Nella giornata del 24, come era avvenuto nei giorni precedenti, l’artiglieria austrotedesca è molto attiva e nelle prime ore del mattino del 25 novembre esegue un pesantissimo tiro di preparazione, anche con proiettili a gas asfissianti, contro le linee italiane sul Monfenera. Alle 8,30 l’Alpenkorps sferra un violento attacco, che tende specialmente a ottenere lo sfondamento della linea italiana lungo il valloncello tra Casa Panigasse e M. La Castella, tenuta dalla 304a compagnia del Courmayeur. I bavaresi avanzano a plotoni affiancati, i loro hurrà! giungono fino alla trincea dove gli alpini si difendono con la fucileria e poi all’arma bianca. La sezione mitragliatrici della compagnia, al comando del s.ten. Luciano Jona, con un preciso tiro di sbarramento riesce a bloccare gli attaccanti e a isolare i nuclei che erano riusciti in due punti a raggiungere la linea italiana. Il combattimento, con scontri corpo a corpo, dura asperrimo per più di tre ore, con molti uomini fuori combattimento, soprattutto tra i ranghi dei bavaresi. Alla fine hanno la meglio gli alpini, con un contrattacco alla baionetta che ributta i tedeschi sulla linea di partenza, facendo anche dei prigionieri. Il deciso attacco dell’Alpenkorps alla linea tenuta dalla 304a compagnia del Courmayeur ha dunque esito completamente negativo, come pure risultano vani i tentativi contro la linea della 303a compagnia e la parte nord del fronte tenuto dal battaglione Val Cordevole, che impegnano a fondo, anche se meno pericolosamente, la saldezza della linea difensiva italiana.

Fonte: “GRANDE GUERRA SUL GRAPPA” di Carlo Meregalli edito da Tassotti.
Mappa: VGF. 
Mappa dei principali teatri di scontro: Col dell’Orso, M. Spinoncia, Monfenera  
Visita i luoghi su Google Earth in 3D: Col dell’Orso, M. Spinoncia, Monfenera

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